L’organo grande della Cattedrale è stato costruito nel 1904 dalla ditta Rieger di Jaegerndorf nella Slesia Austriaca dentro la cassa settecentesca posta in cornu epistulae nel presbiterio ed è l’ultimo di una serie di strumenti che si sono succeduti nei secoli nella chiesa più importante della città.
Sappiamo infatti, grazie alle preziose ricerche di Fabrizio Conocchia, che in un rogito notarile del 27 giugno 1473 è contenuta la notizia della stipula di un contratto con il celebre organaro tedesco Leonardo D’Alemagna, e che nei secoli successivi lavorarono agli strumenti della Cattedrale altri importanti maestri.
Lorenzo di Girolamo Schiaminosse firma il contratto per il nuovo organo nel 1543; organo a cui lavorareranno in seguito il fiammingo Vincenzo Quemar Fulgenzi, Stefano Blasi (fratello del celebre Luca) e altri anonimi organari uno dei quali provocò il rovinoso incendio del 1629.
Dal braciere lasciato acceso fuoriuscì un tizzone che causò la distruzione dell’organo stesso, del coro, dei banchi e del soffitto della cattedrale. Fino alla ricostruzione della chiesa venne utilizzato un piccolo organo concesso in prestito dal canonico Petrignani e in seguito un altro positivo fu concesso e quindi venduto al capitolo da Giulio Geraldini.
L’organo della ricostruzione fu commissionato a Giovan Battista Silvestri e portato a termine da Filippo Testa nella cassa, approntata per l’occasione da vari artigiani, che contiene ancora l’attuale strumento; servì per tutto il sec. XVIII e, seppure modificato radicalmente, l’organo arrivò fino al 1904 anno in cui, su pressione del celebre organista e compositore Filippo Capocci fu commissionato un nuovo strumento alla ditta Rieger dopo che il Capitolo aveva respinto un progetto di Nicola Morettini.
La trasmissione dell’organo Rieger era originariamente pneumatica e la consolle, elegantemente costruita con legni di diversi colori, era posta in cantoria.
Un radicale intervento fu operato nel 1973 da Leandro Buccolini che sostituì la trasmissione pneumatica con quella elettrica e trasportò la consolle originale al piano della chiesa, nel presbiterio; l’organo mostrò immediatamente, comunque, necessitò di un lavoro più accurato che è stato effettuato soltanto nel 1998 ad opera di Angelo Carbonetti.
L’ultimo restauro con ampliamento si è concluso nel gennaio 2015 su progetto dei maestri Wjinand van de Pol e Gabriele Catalucci che hanno ideato un progetto di intervento, che pur mantenendo inalterata la disposizione fonica Rieger così come tutti gli elementi costitutivi originali del 1904, ha previsto l’aggiunta di alcuni nuovi registri a perfezionamento della disposizione fonica esistente ad opera dell’organaro Pietro Corna di Casnigo (Bg).
La consolle possiede due manuali di 56 tasti (Do 1 Sol 5) e pedaliera di tipo piana parallela di 27 pedali. I 29 registri e tutti gli accessori di unione e accoppiamento dell’organo sono comandati da placchetta a bilico Rid. Sopra la pedaliera sono presenti due staffe in legno per l’espressione e il crescendo; a destra e sinistra delle stesse sono stati installati due nuovi pedaletti a pistone per il richiamo (Up – Down) delle combinazioni a sistema sequenziale. Un piccolo display posto centralmente sopra le tastiere consente la programmazione dei banchi di memoria e visualizzazione di quello in uso. Il sistema permette la memorizzazione e il richiamo di ben 999 combinazioni.
Disposizione fonica
Nuovi registri contrassegnati con **
Pedale
- Violone 16′
- Subbasso 16′ (in comune con reg. 9 originale)
- Cello 8′ (in comune con reg. 13 originale)
- Basso ottava 8′ (in comune con reg. 9 originale)
- ** Basso ottava 4′ (in comune dal reg. 15)
- ** Trombone 16′ (in prolungamento dal reg. 20)
- ** Tromba 8′ (in comune con reg. 20)
- ** Musette 4′ (in prolungamento dal reg. 29)
Primo Manuale GO
- Bourdon 16′
- Principale 8′
- Coperto 8′ (in prolungamento dal reg. 9 originale)
- Flauto 8′
- Viola di gamba 8′
- Flauto aperto 4′
- ** Ottava 4′
- ** Superottava 2′
- ** Quinta 2 2/3′
- ** Terza 1 3/5′
- Mistura IV – 2 2/3′
- ** Tromba 8′
Recitativo (Espressivo.)
- Principale di viola 8′
- Flauto a camino 8′
- Salizionale 8′
- Voce celeste 8′
- Ottava 4′
- Dolce 4′
- ** Superottava 2′
- ** Mistura II – 1 1/3′
- ** Basson Oboe 8′
Unioni e accessori a placchetta
- Copula al pedale I
- Copula al pedale II
- Copula ottava sup. I
- Copula al manuale II-I
- Superottava II
- Copula ottava inf. II-I
- Superottava II-I
(fissatore e annullatore a bottone)
Espressione (staffa)
Crescendo (staffa)
Pedaletto (pistone) sequencer ‹
Pedaletto (pistone) sequencer ›
N. 1.398 canne in metallo
N. 178 canne in legno
Numero totale canne dell’organo 1.576
Sugli organi della Cattedrale si veda il documentato studio pubblicato da F. Conocchia: Gli organi della Cattedrale di Amelia, Perugia 1996.